a cura di Pier Giorgio Caria
Il 12 maggio 2023, l’ormai noto Juanito Juan, ha realizzato una serie di scatti di un nuovo oggetto volante che si è presentato sopra casa sua. Si tratta di un apparato ovoidale apparentemente di metallo scuro, con delle caratteristiche strutturali particolari mai viste e riportate prima nella storia dell’ufologia moderna. Ma ancora più anomalo è stato il comportamento dell’oggetto, la cui descrizione lasciamo alle parole del protagonista che ha vissuto il fatto. Juanito Juan: “Le sfere erano due, una era più ritirata da un lato. Io e mia moglie ci trovavamo in giardino, stavamo dando una pulitura alle piante, togliendo le parti secche quando, improvvisamente, abbiamo visto in cielo le sfere ferme sopra di noi. Poi nella sfera più vicina si è accesa una luce rossa, una specie di laser che puntava sui nostri corpi, sul petto, sulla testa… Poi la luce è diventata azzurra e quando si è mossa verso l’alto, e questo lo si vede nelle foto, la luce è diventata violetta. Ripeto, era come un laser che ha percorso il mio corpo dalla testa, al petto e sino ai piedi. La luce si vedeva bene anche se il raggio era molto sottile, era come se ci stesse studiando”.
Nel corso del tempo sono stati registrati vari tipi di interazioni tra oggetti volanti non identificati ed esseri umani, ma casi di questo tipo sono molto inusuali. Ovviamente non siamo in grado di stabilire con certezza se l’intento di chi manovrava il misterioso apparato fosse realmente quello ipotizzato da Juan Manuel Sánchez, cioè di eseguire delle analisi, speriamo che nel tempo sarà possibile raggiungere maggiore chiarezza. Recentemente Juanito ha anche detto di essere in contatto diretto con delle entità extraterrestri da cui, addirittura, riceverebbe delle comunicazioni, ma anche su questo aspetto per ora non siamo in grado di dare certezze.
In ogni caso abbiamo sottoposto ad analisi le foto scaricate da internet di questo particolare oggetto volante ovoidale. Vi anticipo che il risultato è positivo, ma malgrado lo riteniamo molto probabile, non siamo in grado di stabilire con certezza se si tratti davvero di un oggetto volante di natura extraterrestre. Sappiamo che a certi livelli di potere sono stati realizzati oggetti volanti con caratteristiche antigravitazionali provenienti da tecnologia extraterrestre retro-ingegnerizzata e vista la particolarità dell’oggetto presente negli scatti del 12 maggio 2023, non ci sentiamo di escludere che il potere potrebbe tentare di inquinare il caso di Juanito Juan, per ora dimostratosi di grande attendibilità, usando oggetti di origine terrestre per screditarlo con uno scandalo. Rimaniamo, anche qui, in attesa di ulteriori sviluppi.
Come per il precedente materiale di Sanchez, anche questo è stato analizzato da Sante Pagano e, a seguire, la sua relazione con il dettaglio delle analisi eseguite.
Relazione di Pier Giorgio Caria
Relazione sulle analisi delle foto scattate da Juanito Juan il 12 maggio 2023
a cura di Sante Pagano
Prima di tutto, è opportuno spiegare che il test E.L.A., che significa Error Level Analysis (Analisi del livello di errori), va a mettere in comparazione i vari livelli di compressione di tutti gli elementi presenti nell’immagine sotto analisi, grazie alla quale si possono identificare eventuali manipolazioni delle foto come, ad esempio, l’inserimento successivo di un elemento non presente al momento dello scatto.
Si può notare che le analisi delle foto realizzate il 12 maggio 2023, e postate su Facebook da Juanito Juan, presentano tutte una colorazione scura. Ciò significa che le immagini sono di qualità relativamente bassa. In seguito alla verifica si è determinato che la loro qualità è collocata in un range tra il 62% e il 75% rispetto al 100% delle foto originali. L’importanza di questa considerazione risiede nel fatto che una foto originale sottoposta ad un test E.L.A. mostrerebbe una superficie di colore “bianco intenso” su tutta l’area, aspetto tipico di un’immagine di buona qualità. Anche se il test E.L.A. dà risultati più soddisfacenti quando si analizza un’immagine originale, nel caso in cui la qualità di un’immagine JPEG sia di circa il 70% rispetto quella di partenza, si può effettuare comunque una verifica che dia risultati attendibili.
Inoltre, nel caso in cui all’immagine originale dovesse essere aggiunto un oggetto estraneo, quest’ultimo avrebbe una colorazione bianco intenso, in quanto ci sarebbe una differenza di compressione tra l’immagine originale e l’elemento inserito successivamente.
Nelle immagini oggetto di questa analisi non si evidenziano discrepanze di colore; ciò lo si apprezza soprattutto nell’immagine più ampia, dove nella parte inferiore della foto sono presenti anche i tetti. In questa immagine, infatti, il test E.L.A. mostra che i tetti hanno la stessa colorazione della sfera e non appaiono colorazioni bianche (foto qui sotto).
Al contrario, le manipolazioni tramite Photoshop o altri programmi di editing di immagini generano degli artefatti che vengono denominati “artefatti arcobaleno”, ovvero si presentano zone con colori che vanno dal viola al blu e al rosso in punti dove non dovrebbero apparire. Nell’esame E.L.A. delle foto di Juanito Juan del 12 maggio 2023, questi artefatti non sono presenti.
Inoltre, un’immagine salvata ripetutamente, soggetta quindi ad uno scadimento di qualità, risulterebbe più scura ad un esame E.L.A. Ciò implica che se si prende un’immagine, si aggiunge digitalmente un’astronave e si salva più volte, l’oggetto estraneo potrebbe “camuffarsi” in quanto l’esame E.L.A. non mostrerà il colore bianco acceso. In questo caso occorre prima di tutto verificare la qualità dell’immagine e se troppo bassa, potrebbe essere il segno che sia stata modificata in modo consistente e di proposito. Per questo motivo con una qualità troppo bassa (al di sotto del 50%) l’esame perde di efficacia.
Per chiarire meglio quanto sopra, prendiamo i due esami E.L.A. della foto delle sfere realizzate da Oscar Javier il 5 marzo 2023: il primo effettuato sull’immagine originale di maggiore qualità, il secondo sulla stessa immagine aperta con il programma Photoshop e successivamente salvata.
Nel test dell’immagine originale abbiamo molte più informazioni rispetto all’altra, ad esempio la striscia rossa del cielo è presente intera nella prima immagine, ma nella seconda appare troncata perché il salvataggio ripetuto di un’immagine determina perdita di informazioni. Inoltre, il fatto che la seconda immagine risulti più sgranata, che nel cielo siano presenti pixel di colore rosso, giallo e blu e che gli alberi e la strada presenti nella parte inferiore della foto mostrano “artefatti arcobaleno”, completamente assenti nell’analisi della copia originale, ci fa comprendere che la foto è stata rieditata attraverso Photoshop.
Successivamente abbiamo realizzato il confronto dei pixel tra la sfera e altri elementi presenti nella foto: da questo test si nota che i pixel generati dalla sfera e quelli generati dal tetto presente nella parte inferiore dello scatto sono identici, ovvero hanno la stessa caratterizzazione.
In conclusione, sulla base di quanto sopra descritto, possiamo affermare che l’esame delle foto realizzate da Juanito Juan a Valle Hermoso, non ha evidenziato segni di manipolazioni o alterazioni a livello digitale. Infatti, seppure sugli scatti originali le analisi sarebbero state molto più chiare ed efficaci, la qualità del materiale testato è abbastanza alta, ovvero tra il 65% ed il 72%, quindi a mio parere idonea per un esito attendibile dell’esame effettuato.
Sante Pagano & P. G. Caria
(Revisione Fabio Maggiore e Cecilia Tiberi)
30 maggio 2023
PER APPROFONDIRE: