A cura di Pier Giorgio Caria
Le nuove apparecchiature di ripresa che Jaime Maussan ha fornito a Juanito Juan hanno reso molto più agevole la gestione dei contenuti che mostrano i mezzi extraterrestri che gli si manifestano.
A differenza della prima parte delle foto e dei filmati che Sánchez realizzava, è per lui ora molto più semplice poter inviare copie direttamente dall’originale integre in tutti i loro componenti, metadati compresi. Con tale materiale a disposizione, poter certificare la genuinità di questa documentazione attraverso le opportune indagini, non è più un problema. Le ottime analisi realizzate da Sante Pagano sulle foto e sui filmati più recenti di Juanito Juan hanno dimostrato senza possibilità di dubbio, la totale assenza di manipolazioni di qualsiasi tipo in questa eccezionale documentazione.
A seguire presentiamo lo studio che Sante Pagano ha realizzato sul secondo filmato in cui si vede una sfera volante dentro l’abitazione del carrozziere messicano. La sfera è la stessa della prima volta, quella che Sánchez ha potuto toccare, il 29 agosto 2023. Evento diventato famoso per la frase “TE PUEDO TOCAR” pronunciata da Juanito.
Il nuovo documento video è stato realizzato da Juanito Juan il 6 dicembre 2023 ed è stato presentato in questo mio servizio:
A seguire le analisi di Sante Pagano.
ANALISI VIDEO DEL 6 DICEMBRE 2023 – Juanito Juan
A cura di Sante Pagano
ANALISI DEI METADATI
Il video contiene tutti i metadati originali, e dall’analisi degli stessi non risulta che questi siano stati manipolati; inoltre emerge che il filmato è stato girato il giorno 6 dicembre 2023 alle ore 04:45:06 tramite un cellulare “Samsung Galaxy S23 Ultra”.
Nell’analizzare i metadati non è stato rinvenuto alcun utilizzo di applicativi di editing d’immagine; inoltre le date di creazione e modifica del documento coincidono in tutti i parametri di verifica, quindi non è stata rilevata alcuna alterazione grafica avvenuta in post produzione.
L’analisi dei metadati conclude che il documento è genuino e che non è stato sottoposto a manipolazione grafica.
ANALISI GRAFICA E OSSERVATIVA
Il video è stato esportato in fotogrammi con formato JPEG così da poter analizzare la genuinità delle immagini ed essere sottoposte quindi ai test ELA.
Da tali test non è stata rinvenuta alcuna alterazione digitale apportata in post produzione. Ecco le analisi di tre fotogrammi scelti a campione a scopo dimostrativo.
Ricerca di fili e strutture di sospensione
Dalle osservazioni e dalle analisi eseguite non è presente alcuna struttura, tipo mobile o piedistallo, che tenga sospesa la sfera. Ugualmente non è presente alcun filo che tenga la sfera in sospensione aerea. Per trarre tale conclusione mi sono basato su alcuni test specifici che andavano a modificare vari parametri grafici come luminosità, contrasto o istogramma. Inoltre, ad un test osservativo, dato che la fonte luminosa emette luce in ogni direzione, si sarebbe dovuta evidenziare la presenza di un’ombra proiettata nella stanza o di un qualche riflesso sulla superficie di tale ipotetico sostegno.
Ciò non è evidenziabile nemmeno da un’analisi specifica per la ricerca di fonti luminose e riflessi.
La sfera dimostra di mantenere il proprio baricentro perfettamente in asse, e anche se fosse sostenuta da un filo il baricentro, sollecitato da varie forze come la massa dell’oggetto o spostamenti d’aria, si modificherebbe provocando un inevitabile movimento oscillatorio o rotatorio lungo il proprio asse. Bisogna inoltre considerare che, seppur tale sfera fosse artificiale, dovrebbe avere un certo peso per poter ospitare nella propria struttura, oltre alla scocca contenitrice, vari dispositivi o luci in grado di emettere un’intensità luminosa così potente. Tale peso renderebbe quindi ancora meno stabile il baricentro della sfera, con la conseguenza che sarebbe davvero difficile che questa non oscillasse o ruotasse attorno al proprio asse, anche in presenza di forze esterne minori. Rimane la possibilità che si potrebbero utilizzare più cavi per ottenere la stabilità dell’oggetto ma le analisi eseguite dimostrano l’assenza di tali accorgimenti fraudolenti.
Nell’analisi osservativa, per verificare la stabilità del baricentro ho usato come punti di riferimento le finestre della porta, ed ho comparato la distanza tra il margine esterno delle stesse e la luce multicolore centrale della sfera (B). Ho usato anche e soprattutto il riflesso della sfera sul pavimento (A) e la sua distanza dalla fuga delle piastrelle più vicina.
Tali punti di riferimento non evidenziano una variazione di posizione o orientamento della sfera.
Il fatto che la sfera non fosse sostenuta da strutture o sospesa a fili, era comunque già stato escluso totalmente nel video ormai noto come “Te puedo tocar?”.
Qui la sfera dimostra ancora meglio di poter padroneggiare autonomamente il proprio baricentro in ogni direzione o orientamento assunto. Infatti, quando la sfera viene sottoposta ad una forza esterna, in questo caso il tocco con la mano di Juanito Juan, questa non altera in alcun modo il suo baricentro, mantiene il proprio asse e non subisce variazioni oscillatorie o di rotazione.
Ecco il video che ho utilizzato per raggiungere tali considerazioni. Tale video è stato creato da un creator YouTube, il quale, nel tentativo di voler provare la falsità del video di Juanito Juan, ha invece dimostrato esattamente il contrario.
L’immagine a seguire mostra l’orientamento in verticale e orizzontale delle due sfere e le variazioni del loro baricentro, evidenziabili tramite le due linee bianche tracciate sull’asse X e Y.
Quindi abbiamo nella sequenza d’immagini “1” la sfera riprodotta dall’utente YouTube. Mentre nella sequenza d’immagini “2” la sfera filmata da Juanito Juan.
Come si può vedere, la sfera “1”, quando toccata, altera completamente il proprio baricentro oscillando in alto e in basso e modificando il suo orientamento orizzontale.
La sfera “2” invece, quando viene toccata da Juanito Juan, resta completamente immobile senza presentare alcuna variazione di direzione o di oscillazione.
ANALISI OSSERVATIVA DELLA LUCE
La luce riflessa dalla sfera risulta essere naturale, e non una fonte luminosa aggiunta graficamente. Questo lo si evince dai riflessi generati dalla luce emessa dalla sfera che sono sparsi in tutta la stanza. Riflessi che dimostrano di reagire coerentemente con la suddetta fonte luminosa. In particolare, sono stati trovati alcuni dettagli molto importanti e davvero difficili da riprodurre graficamente, tra i quali soprattutto uno.
Tali dettagli sono rappresentati dal riflesso su quelli che sembrano essere due paraventi (1), il riflesso sulla mascherina del forno (2), le maniglie dei cassetti della cucina (3), il pavimento (4), il cuscino delle sedie (5).
Sul pavimento, inoltre, è osservabile un dettaglio che ci fornisce un’importantissima informazione circa la struttura fisica dell’oggetto. Trattasi del riflesso ricurvo evidenziato in verde nell’immagine qui di seguito.
In effetti, sembrerebbe che la sfera non sia messa bene a fuoco dal dispositivo di cattura o che comunque questo non riesca a rilevare che dal centro di esso non provenga luce. Infatti la fotocamera riesce a scorgere tale dettaglio solo quando Juanito esegue lo zoom, tanto che ci sono due fotogrammi (uno subito consecutivo all’altro ovviamente) troppo discontinui tra loro, in cui si passa da una situazione in cui l’oggetto è totalmente illuminato (figura 1) ad un altra in cui il centro si priva improvvisamente di luce (figura 2).
Il tutto, appunto, avviene tramite un passaggio del tutto innaturale. L’oggetto quindi sembra che proietti luce soprattutto attorno alla sua circonferenza e tale dettaglio sembra proiettarsi appunto sul pavimento.
In ogni altra occasione in cui il centro viene totalmente avvolto dalla luce infatti, ciò avviene in maniera del tutto graduale e la fonte luminosa ha origine dalla circonferenza della sfera (dalla destra dell’osservatore) e non appunto dalla zona centrale.
Ecco un esempio in questa sequenza di fotogrammi numerati cronologicamente da 1 a 6. Da notare che tale sequenza avrebbe in realtà in totale una ventina di fotogrammi, ma ne ho riportati solo sei per evitare troppa confusione. Quindi il passaggio della sfera da luminosità totale a parziale avverrebbe in una tempistica ancora più prolungata.
Infine, seppur qualcuno potrebbe concludere che tale riflesso (A) sia semplicemente il risultato della presenza dell’arco (B), vorrei far notare che ciò non spiegherebbe la presenza della zona in ombra sottostante (C). Tutto ciò è stato meglio approfondito e spiegato nelle analisi delle due foto scattate 14 dicembre da Juanito Juan. Tale rapporto seguirà queste analisi.
In conclusione, anche i vari lens flare dimostrano la giusta coerenza nel comportamento e nella propagazione rispetto agli input generati dalla fonte luminosa, in quanto questi dimostrano di adattarsi coerentemente in base agli spostamenti nello spazio della fotocamera e alle variazioni d’intensità luminosa.
ANALISI DELLA LUCE TRAMITE TEST GRAFICI
Analisi tramite scansione di livello
Tale analisi, agendo attraverso un algoritmo che ricerca le sorgenti di luce nell’ambiente, evidenzia le principali fonti luminose e i riflessi maggiormente rilevanti. Tale test certifica quanto ottenuto all’analisi osservativa appena sopra rapportata.
Analisi del gradiente di luminanza
Secondo il gradiente di luminanza (figura 1) la luce è distribuita in maniera coerente nella stanza. Gli elementi e le aree all’interno di essa infatti raccolgono la corretta quantità di luce emessa dalla fonte luminosa, la quale si distribuisce meglio nelle aree maggiormente esposte e prossime ad essa. Tale dettaglio risulta più facilmente evidente nell’analisi del gradiente di luminanza eseguito tramite lo studio del componente principale (figura 2).
CONCLUSIONE
Dalle analisi, i test e le osservazioni applicate risulta che il documento è genuino. Inoltre non sono state rilevate alterazioni grafiche apportate.
Sante Pagano, 16 Gennaio 2024
PER APPROFONDIRE: