IL PENTAGONO SEMPRE PIÙ “TRASPARENTE” SUGLI UFO: TECNOLOGIA NON UMANA? ECCO I VIDEO E I DOCUMENTI  

In questi ultimi giorni il dipartimento della Difesa americana ha inaugurato un nuovo sito web che servirà a divulgare le informazioni desecretate del Pentagono relative agli oggetti volanti non identificati.

Questo sito Web, si legge dal sito ufficiale del governo americano, fornirà informazioni, foto e video sui casi UAP risolti man mano che vengono declassificati e approvati per il rilascio pubblico.

Sarà a tutti gli effetti la pagina ufficiale per le relazioni pubbliche dell’All-domain Anomaly Resolution Office (AARO), un nuovo ufficio del Pentagono incaricato di tentare di far luce sulla mole di materiale documentale relativa agli avvistamenti UFO.

L’iniziativa dovrebbe voler dimostrare la trasparenza su un argomento così sensibile che è stato presentato come un tabù per più di 50 anni. Eppure dovremmo chiederci dove sia la novità in termini di divulgazione se ci si sofferma a voler rendere pubblico solo il materiale meno “scomodo”. Che sia quindi il solito contentino per placare gli animi di un pubblico sempre più assetato di una verità sempre meno celabile? 

AARO comunque ci tiene a sottolineare la propria volontà di volersi distinguere dalla solita metodologia portata avanti in tutti questi anni, affermando di essere pronta ad utilizzare un quadro scientifico rigoroso e un approccio basato sui dati attendibili, per comprendere al meglio la fenomenologia, ovunque la scienza li porti. Eppure nella homepage, tra le cause implicabili agli UAP, non c’è il minimo accenno alla natura extraterrestre. Si citano solo palloncini commerciali o scientifici, droni, lanci spaziali, satelliti, aerei commerciali o militari ed oggetti celesti. Null’altro. Solo spulciando nei vari documenti scaricabili dal sito si legge che in realtà tale ipotesi, seppur la si definisca estrema, è possibile e verrà messa in conto.

VAI AL DOCUMENTO – (pagina 44)

Una metodologia divulgativa insomma, da come sembra presentarsi fin da ora, che si adatta molto bene alla pigra natura dell’uomo medio, il quale tende a ricerche preconfezionate e superficiali. Una trasparenza quindi, che in realtà non sembra volersi differenziare da quella di ogni altra organizzazione ufficiale di ricerca e divulgazione che abbiamo visto nascere negli anni, e che certamente ha ancora molto da migliorare. Ma la scelta sull’impostazione metodologica non è certamente casuale.

Comunque gli altri contenuti del sito Web includeranno anche una sezione di domande frequenti, collegamenti a rapporti ufficiali, trascrizioni, comunicati stampa e altre risorse che il pubblico potrebbe trovare utili, come siti di localizzazione di aeromobili, palloni e satelliti. 

Inoltre, nel prossimo autunno, in linea con la Sezione 1673 del National Defense Authorization Act per l’anno fiscale 2023, AARO lancerà nel suo sito web uno strumento di reporting, a loro detta sicuro, per consentire agli attuali ed ex dipendenti, membri del servizio o appaltatori del governo statunitense di contattare direttamente AARO ed effettuare delle segnalazioni. E questa forse potrebbe essere una tra le migliori note a favore di tale strumento di divulgazione. Basti in effetti pensare alle ultime dichiarazioni fatte dall’ex ufficiale dell’intelligence americana David Grush che ha dichiarato di fronte al Congresso, e sotto giuramento, che il governo degli Stati Uniti possiede velivoli e corpi di origine non umana.

Un esempio lampante insomma che fa intendere che, grazie alle ultime modifiche legislative americane e a strumenti come questo messo a disposizione dalla AARO, si potrebbero incentivare sempre più personaggi di alto carico istituzionale a rilasciare interessanti informazioni sull’argomento. Ovvio, sempre che venga poi riportato tutto al pubblico e che la trasparenza tanto vantata venga applicata al meglio. Ma non finisce qui, poiché la possibilità di poter segnalare eventuali avvistamenti UFO verrà data, attraverso una sezione apposita, anche al grande pubblico. Anche tale aspetto direi che non possa essere sottovalutato.

La promessa insomma è quella che AARO si impegnerà ad aggiornare regolarmente il sito Web con le sue attività e i risultati più recenti man mano che nuove informazioni verranno autorizzate per il rilascio pubblico. Speriamo soltanto che non si tratti delle solite mollichine di pane lasciate cadere da un tavolo ricco e ben imbandito di squisite pietanze. Ma staremo a vedere.

Comunque, senza voler cadere troppo nel pessimismo e nella sfiducia, penso che l’osservazione più giusta da fare è che, a prescindere dalle informazioni che il governo vorrà via via rilasciare, tutto questo movimento divulgativo attorno all’ipotesi extraterrestre è la dimostrazione lampante ed indiretta che siamo di fronte ad una realtà perlomeno possibile per i più miscredenti, e ad una possibilità confermata per chi ha la mentalità giusta per poter eseguire le opportune e logiche conclusioni

Ma c’è dell’altro che potrebbe in qualche modo favorire la divulgazione in maniera molto positiva. In effetti, Il leader della maggioranza Chuck Schumer e il senatore Mike Rounds sono a capo di un emendamento proposto qualche settimana fa al “National Defense Authorization Act” (Legge per l’autorizzazione alla difesa nazionale) che imporrebbe la pubblicazione di documenti governativi relativi ai Fenomeni Anomali Non Identificati (UAP) in maniera molto più agevole e trasparente. “L’Unidentified Anomalous Phenomena (UAP) Disclosure Act” del 2023, il quale è stato modellato sul “President John F. Kennedy Assassination Records Collection Act” del 1992, ed il quale darebbe vita ad un archivio dal nome “UAP Records Collection”

In pratica, dopo la creazione di tale archivio, grazie a tale modifica legislativa si andrebbe poi a creare una “UAP Records Review Board”, ossia un’agenzia indipendente, che andrebbe a valutare se un qualsiasi documento UAP possa beneficiare o meno della sua divulgazione pubblica. Inoltre, il governo federale, come si legge nell’emendamento, avrebbe il dominio esclusivo su tutte le tecnologie recuperate di origine sconosciuta e prove biologiche di intelligenza non umana esatto, non umana, avete letto bene – la cui gestione potrebbe comunque essere affidata a persone o entità private nell’interesse del bene pubblico.

VAI AL DOCUMENTO – pagina 5

Inoltre, qualsiasi possa essere la decisione formale presa dal Comitato di revisione in merito alla divulgazione pubblica o al rinvio di un qualsiasi documento, il Presidente avrebbe comunque la facoltà esclusiva di revocare o concordare tale decisione. Al più tardi, ciascun documento UAP dovrebbe comunque essere divulgato pubblicamente per intero e reso disponibile nella raccolta entro e non oltre 25 anni dall’entrata in vigore della legge.

Appunto, come dicevamo, l’emendamento è modellato sul “Presidente John F. Kennedy Assassination Records Collection Act” del 1992 che richiedeva che i documenti riguardanti l’assassinio di Kennedy fossero resi pubblici entro e non oltre 25 anni dopo la sua entrata in vigore.

Il Congresso quindi, sembrerebbe voler riconoscere che, seppur questi documenti siano stati nascosti con l’obiettivo di proteggere la sicurezza nazionale, celare tali informazioni, sia al Congresso che al pubblico in generale, è semplicemente qualcosa di inaccettabile.

“Per decenni, molti americani sono rimasti affascinati da oggetti misteriosi e inspiegabili ed è ormai tempo che ricevano delle risposte”, ha affermato in effetti recentemente il leader della maggioranza Chuck Schumer. “Il pubblico americano ha il diritto di conoscere quel che riguarda l’esistenza di tecnologie di origini sconosciute, intelligenza non umana o fenomeni inspiegabili. Non stiamo solo lavorando per declassificare ciò che il governo ha precedentemente appreso su questi fenomeni, ma anche per creare un canale affinché le ricerche future siano rese pubbliche”.

Il leader della maggioranza al Senato Chuck Schumer

Ed è proprio di intelligenza non umana che si parla anche nell’emendamento. Un termine che appare nel documento non meno di 22 volte. Altro che palloncini, droni o uccelli non identificati.

VAI AL DOCUMENTO – pagina 11

“Comprendere gli UAP è fondamentale per la nostra sicurezza nazionale e per mantenere la consapevolezza di tutti i settori”, ha affermato invece a proposito la senatrice Kirsten Gillibrand recentemente. “Quando il senatore Rubio e io abbiamo creato l’All-domain Anomaly Risoluzione Office (AARO), abbiamo cercato di aumentare la trasparenza nei confronti del popolo americano e di ridurre lo stigma attorno a questa questione di grande interesse pubblico. La declassificazione dei documenti precedenti relativi agli UAP fa parte di questa missione e sarò orgogliosa di sostenere questo importante emendamento.”

La senatrice Kirsten Gillibrand

Il governo degli Stati Uniti conosce quindi la verità sugli UFO? Non sappiamo se un emendamento di questo genere possa davvero favorire o meno una rivelazione definitiva di ciò che da sempre viene reso segreto alla coscienza pubblica. Ma una cosa è assolutamente certa, ci sono dettagli e movimenti che, se letti nel giusto modo, possono dire già da se molto di più di quanto non si voglia.

Comunque l’emendamento è arrivato all’aula del Senato ed è stato approvato, ed andrà al National Defense Authorization Act ( NDAA ) per il 2024. 

Cosa aspettarci quindi? Non resta che restare a guardare.

Articolo di Sante Pagano, 5 Settembre 2023


PER APPROFONDIRE:

https://www.thebongiovannifamily.it/

https://www.piergiorgiocaria.it/it/

Verificato da MonsterInsights