Chi siete?
Siamo una comunità, un insieme di persone che hanno deciso di lavorare insieme per uno stesso obiettivo, di lottare per uno stesso scopo, amiamo la vita e rispettiamo la morte, sorella morte e sorella sofferenza. Non fuggiamo dai sacrifici, non sfuggiamo alle ferite che la battaglia potrà apportarci, siamo guerrieri di Cristo, e sappiamo che ogni colpo ricevuto, ogni caduta vanno benedetti allo stesso modo, o forse addirittura maggiormente di cio’ che di piu’ buono possiamo ricevere. Non siamo qui per vincere, siamo qui per lottare, solo uno potrà portare la Vittoria, ossia il nostro comandate, Gesu’ Cristo, solo lui potrà portare Salvezza, siamo coscienti che non salveremo mai nessuno, ma che abbiamo la possibilità di apportare il nostro piccolo contributo, sappiamo che la sconfitta è nella resa.
Chi è Cristo per voi?
Cristo è un Uomo prima di tutto, un Uomo che è venuto non per cercare candidature o applausi, ma per insegnarci cosa significa l’ Amicizia, cosa significa la Disciplina, cosa significa l’ Amore e la Giustizia, cosa significa la Tolleranza, ma soprattutto l’ importanza di riuscire a trovare un Equilibrio tra tutte queste Virtu’, tra queste Verità. Gesu’ e Cristo insieme, non dimentichiamoci di questo aspetto importantissimo, Cristo ci ha voluto mostrare che prima di essere una Divinità era prima di tutto un Uomo, in grado anche lui di soffrire, in grado anche lui di amare, in grado anche lui di morire, ma dimostrandoci allo stesso momento che come lui siamo capaci e liberi di poter tornare in vita ogni volta che vorremo, per rinascere dalle proprie ceneri, piu’ forti di prima, con la consapevolezza di saper trovare la vera forza nelle nostre piu’ grandi debolezze. Cristo, Gesu’ Cristo venne tra noi in un’ epoca senza Dio, in un’ epoca dove l’ Uomo si credeva Dio, Gesu’ Cristo venne tra noi per mostrarci che anche Dio puo credersi un Uomo, ma che alla fine Dio è Dio e l’ Uomo è Uomo, finche entrambi decidono di rimanere tali, con la libertà, la consapevolezza e la coscienza di poter essere altro se solo lo vorranno, ma Cristo ha voluto darci il piu’ grande insegnamento che potesse donarci, ossia che comunque a prescindere da tutto l’ Umiltà non deve mai mancare, sia nei confronti di cio’ che siamo realmente sia nei confronti di cio’ che non siamo realmente. Ogni comandante conosce bene quando deve farsi soldato, ogni comandante sa bene quando deve farsi generale degli eserciti, e Cristo 2000 anni fa’ torno’ per dimostrare proprio questo. Oggi invece tornerà per toglierci i giochini dalle mani, invitandoci come solo un buon padre è capace, a farci una volta per tutte dei veri Uomini, e di smetterla di fare i bambini capricciosi, altrimenti si troverà costretto a trasformare questo gioco di ruoli in triste realtà, lasciando regredire chi sta facendo la scelta di rinunciare alla propria Umanità e lasciando evolvere chi sta decidendo di abbracciare la propria Divinità.
Cosa significa essere delle divinità?
Dobbiamo imparare a capire oggi cosa vogliamo intendere per essere delle Divinità. Essere delle Divinità significa tutto. Credersi delle Divinità, non significa nulla. Chi siamo noi? Da dove veniamo? Non siamo forse fatti della stessa sostanza del Padre? Non siamo forse fatti a Sua immagine e somiglianza? Che bisogno abbiamo di giocare ai supereroi se già sappiamo di poter essere delle creature perfette se solo imparassimo a rispecchiarci nell’ Essenza del nostro Creatore? Perché ci ostiniamo a volerci credere entità separate dalla propria Origine? Perché vogliamo ritenerci esseri divisi dal proprio Dio? Dove vogliamo arrivare? Cosa vogliamo dimostrare? Non c’ è nulla da dimostrare, c’è solo da capire quale Dio oggi stiamo servendo. Il Dio nella sua vera essenza, o il Suo riflesso nel nostro specchio fatto di timori ed insicurezze umane? Noi non conosciamo e non ci fidiamo di noi stessi, come vogliamo pretendere di conoscere l’ Increato? L’ Assoluto? L’ Onnipotente? Poveri stolti, saremo vittima della nostra stessa trappola menzognera.
Hai parlato di due Dei? Spegami meglio.
Non esistono due Dei assoluti, Uno solo è il Dio Onnicreante e Onnipotente, ma molteplici sono le Sue sfaccettature, le Sue ombre, i Suoi riflessi. Si dice che il 3 è il numero perfetto proprio perché attraverso la matematica possiamo capire queso semplice concetto. Puo’ essere il “2” un “3” senza l’ “1”? Puo’ il “3” essere il “3” senza il “2” e l’ “1”? Siamo tutti una sola ed unica cosa, ma dobbiamo essere consapevoli che da soli non saremo mai una Divinità, saremo Dei solo quando io “2” capiro’ che devo unirmi con l’ “1”, e quando l’ “1” capirà che dovrà unirsi con il “2”. La Divinità è nell’ unione, nell’ umiltà di capire che non siamo perfetti senza la complicità del prossimo, che non siamo su questa Terra per servire noi stessi e il nostro ego, ma per aiutare gli altri a trovare il proprio numero di completamento, perché solo cosi’ troveremo il nostro e arriveremo al Padre. Guarda Cristo, è forse sceso in Terra da solo 2000 anni fa? No, è venuto insieme a Gesu’, attraverso la Vergine Maria, sostenuto dagli Apostoli. Ma la nostra vera Essenza è anche nell’ incompletezza, perche è quell’ eterno pezzetto mancante che ci spingerà sempre a voler andare avanti e a migliorarsi, non sfuggite quindi dalla imperfezione, fatevi perfetti nell’ essere sempicemente cio’ che siete, ma anche in cio’ che non siete, perché Dio è Bene, ma il Male certamente non si è creato da solo, non abbiamo forse detto che di “3” ce ne è solo uno?
Hai parlato del Male, ma cosa è il Male? Cosa deve rappresentare per noi?
Oggi l’ uomo rifugge dalla Sofferenza, oggi l’ uomo sfugge a se stesso. Perché l’ uomo dovrebbe rifuggere dalla sue vera natura? Non viviamo forse in un abitacolo mortale? Perché ci ritroviamo ad essere spiriti eterni in un corpo mortale? Quale insegnamento o messaggio ci sta sfuggendo? Dobbiamo imparare a capire che il Male non è certamente cosa buona e giusta quando questo è fine a se stesso, ma non dobbiamo dimenticarci che come tutte le cose hanno una ragione di essere allora anche il Male ne ha una, altrimenti siamo ipocriti, altrimenti ci raccontiamo le favole che piu’ ci fanno comodo. Il Male è come il Bene un grande Maestro, e il Bene si serve di lui per crescere, per conoscere cio’ che Lui non è, per conoscere cio’ che Lui è. E il male? Stessa cosa, il male sperimenta se stesso in questo conflitto eterno con il Bene, una dualità Divina e perfetta che si autodetermina attraverso una conflittualità benedetta da un accrescimento costante e bilaterale. Non dimentichiamoci una cosa pero’, l’ ombra non è altro che qualcosa che nasce quando qualcos’ altro si interpone tra noi e la Luce, l’ ombra e le tenebre nascono nel momento in cui decidiamo di non essere piu’ uno, e muoiono nel momento in cui ogni cosa assume la piena consapevolezza della sua vera essenza, la nostra crescita ed evoluzione non è indipendente dall’ evoluzione del nostro prossimo, tutto è interconnesso, nessuno si evolve senza l’ evoluzione o l’ involuzione dell’ altro.
Chi siete? Cosa fate nel concreto?
Siamo una comunità, un insieme di persone che hanno deciso di lavorare insieme per uno stesso obiettivo, di lottare per uno stesso scopo, amiamo la vita e rispettiamo la morte, sorella morte e sorella sofferenza. Abbiamo i nostri scontri e le nostre divergenze, ma prima che questi si trasformino in Odio abbiamo imparato a ricordarci del Cristo e della potenza del suo Amore che in questi ultimi 2000 anni specialmente, è riuscito sempre a prevalicare ogni limite e differenza personale, caratteriale o di pensiero.
Siamo uomini e donne che lottano ogni giorno prima contro se’ stessi e poi contro le ingiustizie provocate o arrecate al prossimo, senza dimenticarci che davanti a Dio nel bene o nel male siamo tutti Fratelli, originati da una stessa Luce, e che un buon Guerriero sa’ che sul campo dovrà battagliare senza esclusione di colpi ma che comunque il rispetto verso il proprio nemico, verso il proprio avversario non dovrà mai mancare.
Siamo un semplice insieme di persone che hanno deciso di lavorare insieme per uno stesso obiettivo, non siamo eletti a nulla, non abbiamo l’ arroganza di sentirci diversi o migliori a nessuno, ma come ognuno è chiamato a combattere la propria battaglia, noi siamo stati chiamati a combattere la nostra, con la consapevolezza che la Vittoria non sta nel vincere ma nel rispondere affermativamente a questa richiesta, con la consapevolezza che la versa Vittoria sta nel combattere pur sapendo di non essere all’ altezza. Siamo persone con una sola e unica certezza, una certezza che non ci appartiene, la certezza di non avere certezze, la certezza di essere consapevoli per chi stiamo combattendo, la certezza di sapere che non salveremo mai nessuno, neanche noi stessi, perche è solo uno il Salvatore, è solo uno il Capo degli Eserciti, Gesu’ Cristo nostro Signore.
Sante Pagano
Domenica 29 Novembre
Ore 4:30