LUIS ELIZONDO: paladino della verità sugli UFO o pedina di un grande inganno? I dubbi sulla narrazione ufficiale

A cura di Pier Giorgio Caria e Sante Pagano

Il 20 agosto del 2024 è uscito il tanto atteso libro dell’Ex agente segreto Luis Elizondo dal titolo “Imminent: Inside the Pentagon’s Hunt for UFOs“, cioè “Imminente: dentro la caccia del Pentagono agli UFO”. C’era molta ansia verso tale pubblicazione, in quanto da mesi si ipotizzavano sconvolgenti rivelazioni da parte di Elizondo, che è stato a capo del progetto segreto del Pentagono di studio sugli UFO conosciuto come “AATIP”, cioè Advanced Aerospace Threat Identification Program”, divenuto famoso con il noto articolo del New York Times del dicembre 2017.

La pubblicazione del testo ha trovato ampio spazio sulle maggiori testate giornalistiche e televisive mondiali, un fatto anomalo quando si parla di temi invisi al potere come quello della presenza Extraterrestre nel nostro pianeta, ma logico se dietro vi è la nascosta “manina” dei soliti ignoti che ordiscono trame raffinate per ingannare i popoli e mantenere il loro dominio.

In attesa di leggere il libro e poter esprimere un’accurata valutazione su quanto scritto da Elizondo, vi proponiamo una serie di analisi e riflessioni su un’intervista che Elizondo ha rilasciato il 24 agosto 2024 al giornalista Ross Coulthart del canale statunitense NewsNation, in occasione della pubblicazione di “Imminent”. Il titolo dell’intervista è: “Confessions of a UFO hunter”, cioè “le confessioni di un cacciatore di UFO”.

Ma, più in dettaglio, chi è Luis Elizondo? È un ex militare che ha dedicato oltre vent’anni della sua vita alla sicurezza nazionale e all’intelligence per il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, il Pentagono appunto. Ha operato in contesti ad alto rischio, compreso il Medio Oriente, lavorando a operazioni di controspionaggio e antiterrorismo. Tuttavia è stato il suo coinvolgimento nel programma AATIP (Advanced Aerospace Threat Identification Program) a portarlo sotto i riflettori. Un coinvolgimento che, nonostante le negazioni ufficiali, è stato confermato più volte da personaggi molto rilevanti, come in una lettera dell’ex assistente vicesegretario alla Difesa per l’intelligence Chris Mellon al senatore Harry Reid, che ha confermato il ruolo specifico di Elizondo nell’AATIP, o come le e-mail interne del Dipartimento della Difesa, da allora rese pubbliche, che indicano che Elizondo abbia realmente gestito l’AATIP.

È dal 2008 al 2017 che avrebbe infatti diretto tale programma segreto del Pentagono, creato per studiare gli UFO (o UAP secondo la nuova dicitura) e determinare se questi rappresentino una minaccia per la sicurezza nazionale. Già questa è una menzogna in quanto sin dagli anni ’50 i militari sanno bene che questi mezzi operano soprattutto vicino alle installazioni militari, e maggiormente ai siti nucleari di produzione, di lancio e di stoccaggio delle testate atomiche. Fatti testimoniati da vari militari protagonisti diretti degli eventi e spesso minacciati dai superiori di ritorsioni se avessero rivelato pubblicamente quegli accadimenti. Nel 2017 Elizondo si sarebbe poi dimesso, accusando il governo di non prendere seriamente la potenziale minaccia rappresentata dai Fenomeni Anomali Non Identificati (UAP), presentandosi quindi come una specie di paladino della verità al servizio del popolo, con l’intento dichiarato di voler portare alla luce la realtà di questi fenomeni e le loro possibili implicazioni per la sicurezza nazionale.

Le rivelazioni di Luis Elizondo nel tempo hanno attirato una vasta attenzione mediatica, culminando ad agosto del 2024 nella pubblicazione del suo libro “Imminent: Inside the Pentagon’s Hunt for UFOs” e nella sua costante partecipazione a vari programmi televisivi e interviste, dove ha sostenuto fortemente l’esistenza di una copertura governativa riguardo ai contatti con civiltà extraterrestri, al possesso da parte del Governo USA di astronavi e corpi alieni recuperati, unitamente a programmi di retroingegneria su tali tecnologie esogene. Tuttavia, la figura di Elizondo si è dimostrata spesso particolarmente controversa, principalmente a causa della mancanza di prove concrete a sostegno della sua insistenza sulla minaccia rappresentata dagli UAP. Questa enfasi ha infatti sollevato vari dubbi sulle sue reali intenzioni, alimentando sempre più la convinzione che la sua divulgazione possa non essere del tutto slegata dall’influenza governativa o, addirittura, totalmente pilotata dai servizi o da entità segrete di ancor più alto livello.
Insomma, dopo decenni di menzogne, insabbiamenti, depistaggi, strani suicidi e veri e propri omicidi, il Governo non avrebbe capito nulla???
Aspettavano tutti Luis Elizondo che finalmente prendeva sul serio gli UFO e capiva che terribile minaccia erano gli ET brutti e cattivi?
Come diceva uno molto intelligente: “a pensar male si fa peccato ma spesso si indovina”. Ma andiamo avanti…

Nell’intervista rilasciata a NewsNation da Elizondo la sua più importante affermazione, che ripete quanto riportato anche nel suo libro, è che nell’Universo esistono altre umanità intelligenti e che il governo degli Stati Uniti è a conoscenza da decenni dell’esistenza di queste civiltà aliene che ci visitano e che ha persino recuperato velivoli e corpi extraterrestri.

Vediamo le sue testuali parole su questi concetti:

In “Imminent” Elizondo scrive: “…il fatto che non siamo soli nell’universo veniva nascosta al popolo americano e all’umanità in generale. Dillo ad alta voce… è folle e sbagliato”.

E nell’intervista Elizondo dice a Coulthart: “Non siamo soli in questo universo, ed è un evidente dato di fatto. Il governo degli Stati Uniti è a conoscenza di questo da decenni ormai.” Un’affermazione fatta con una sicurezza davvero spiazzante, e che conferma ancora una volta una lunga storia di segretezza del governo su questi fenomeni, un altro elemento che stride con la sua affermazione che il Governo USA non avrebbe colto il pericolo rappresentato dalla presenza ET.

Purtroppo, sia nel libro che durante la recente intervista con NewsNation, le sue affermazioni si sono di nuovo incentrate sull’ipotesi della minaccia aliena, per l’ennesima volta senza alcuna prova a supporto. Questo ha riacceso sospetti su una possibile strategia governativa volta a manipolare l’opinione pubblica, e sul possibile coinvolgimento di Elizondo in tale manovra. Infatti, seppur abbia inizialmente affermato che non ci sono abbastanza dati per concludere che gli alieni rappresentino una minaccia per l’umanità, ha in seguito affermato: “Ci sono abbastanza resoconti che confermano che non tutte queste interazioni sono necessariamente benigne o pacifiche”.

Un’insensata e infondata narrativa che, a nostro parere, potrebbe far parte della vecchia strategia orchestrata dal governo per manipolare l’opinione pubblica e quindi giustificare spese militari, mantenere il controllo sulla narrazione e distogliere l’attenzione da problemi più urgenti.

“Abbiamo esempi in cui queste cose hanno disabilitato le nostre capacità nucleari, giusto?” ha sottolineato Elizondo. “Come vediamo con la base aerea di Malmstrom e quant’altro, dove un’intera unità della nostra triade nucleare è stata messa offline”. “Non hanno mai fermato il nostro progresso dallo sviluppo della tecnologia atomica alla tecnologia nucleare”, ha continuato. “Non ci hanno impedito di testare le armi in Nevada, e non hanno impedito che la proliferazione delle armi nucleari finisse nelle mani di altri paesi ostili. Ci sono paesi come la Corea del Nord, e ora ce l’ha anche l’India. E quindi vi chiedo, se queste cose sono benevole, perché non hanno fermato tutto ciò?”.

Eppure, tali conclusioni appaiono alquanto deboli e irragionevoli se analizzate attentamente con la logica e le informazioni in nostro possesso. Poiché presuppongono che, se le civiltà extraterrestri fossero benevole, dovrebbero necessariamente intervenire direttamente nelle azioni umane negative come lo sviluppo di armi nucleari, in questo caso. Un ragionamento assolutamente illogico e fallace, poiché assume che la moralità o le intenzioni di queste entità debbano forzatamente allinearsi con i valori e le metodologie umane del tipo “esportare la democrazia con le bombe” e che abbiano l’obbligo di agire secondo tali logiche. In realtà è stata ampiamente dimostrata l’esistenza di motivazioni o scopi che sfuggono alla nostra comprensione, inclusa una politica di non apparente interferenza. E c’è anche da dire che, come lo stesso Elizondo ha raccontato citando l’incidente di Malmstrom, non sono mancati gli interventi volti a sensibilizzare sulla pericolosità dell’utilizzo incosciente del nucleare. Allo stesso modo in cui, a proposito dei test in Nevada, ci sono stati avvistamenti UFO documentati durante quegli stessi anni. Uno degli episodi più noti risale al 1952, quando diversi oggetti volanti non identificati furono avvistati nei cieli sopra il Nevada Test Site, il luogo dove venivano eseguiti i test delle nuove bombe atomiche.

Luis Elizondo ha poi evidenziato l’interesse degli investigatori del Pentagono circa gli effetti negativi che i Fenomeni Anomali Non Identificati (UAP) avrebbero provocato su alcuni esseri umani, soprattutto sul personale militare.

“Ci sono abbastanza resoconti che confermano che non tutte queste interazioni sono necessariamente benigne o pacifiche”, ha detto. “Alcune persone se ne vanno terrorizzate, altre ferite. Ci sono militari statunitensi. Ci sono persone che in questo momento sono in stato di invalidità al 100% a causa di un’interazione con UAP”.

Secondo Elizondo questo dimostrerebbe che questi fenomeni potrebbero rappresentare una minaccia, e giustificherebbe l’importanza di continuare le indagini per comprenderne meglio le intenzioni. Le sue affermazioni fanno riferimento ad effetti fisici negativi come ustioni, nausea e lesioni da radiazioni riportati in vari studi condotti da Garry Nolan, un rinomato immunologo della Stanford University, il quale si è più volte esposto pubblicamente sul tema degli alieni e degli UAP. Nolan non solo ha più volte riconosciuto l’effettiva realtà di queste entità, ma ha affermato in varie occasioni che si tratta di una presenza che accompagna l’umanità da sempre, basando le sue conclusioni su approfondite analisi, informazioni e fatti comprovati in suo possesso.

E se non avessimo alcuna informazione o consapevolezza sulla tematica ufologica, sarebbe preferibile di gran lunga affidarsi alle conclusioni di uno scienziato che ha condotto esami specifici in prima persona, piuttosto che alle sole opinioni emesse da un semplice osservatore. Ma questa è semplicemente l’opinione di chi, come noi, preferisce basarsi su fatti empirici e pareri di personale qualificato. È triste constatare che, purtroppo, al giorno d’oggi questo tipo di valutazioni è diventato più raro che mai, mentre prevale una logica opposta, spesso basata su ipotesi e sensazionalismo piuttosto che su evidenze concrete. Questa tendenza rende difficile mantenere una discussione fondata su dati reali e analisi rigorose, spingendo molti a seguire narrazioni meno fondate ma più avvincenti. Perciò, pur essendo vere le risultanze che parlano di effetti lesivi avuti da persone in relazione ad interazioni dirette con mezzi volanti extraterrestri o veri e propri ET, per poter dire se effettivamente vi sia stata una volontà malevola da parte dei visitatori bisognerebbe conoscere a fondo le modalità con cui si sono verificati tali incidenti. Per essere più chiari, se una persona tocca la marmitta ancora rovente di un’automobile appena spenta e si scotta una mano non possiamo certo dire che vi sia stata una intenzione ostile da parte del conducente del mezzo.

Ricordiamo, ad esempio, la sconsiderata manovra che il Capitano pilota Thomas Mantell eseguì durante l’inseguimento di un disco volante il lontano 7 gennaio 1948, che portò il suo aereo ad impattare con il campo di energia del mezzo extraterrestre: questo provocò la disgregazione della struttura del caccia P-51 Mustang pilotato da Mantell e la sua conseguente caduta, che causò la morte del pilota venticinquenne.

Perciò, al contrario di quanto ha cercato di asserire Elizondo nel tentativo di avallare la sua poco sostenibile tesi della minaccia aliena, queste conseguenze fisiche non sono altro che il semplice risultato dell’imprudenza umana e dell’ignoranza dei consigli forniti dai contattisti e dagli studi esistenti sui rischi della tecnologia elettromagnetica. Molti contattati hanno infatti più volte avvertito di non avvicinarsi troppo a queste tecnologie, poiché i campi elettromagnetici emessi possono causare danni significativi se non trattati con la dovuta cautela.

Perché quindi associare questi effetti ad una possibile natura ostile di questa fenomenologia? A nostro parere trattasi null’altro che di una forzata interpretazione, volta a manipolare la percezione pubblica piuttosto che una valutazione obiettiva dei fatti.

E, comunque, dice bene Nolan: il fatto che tali civiltà extraterrestri siano presenti sulla Terra almeno fin dalla Preistoria è stato confermato ormai da innumerevoli prove. E allora sorge spontanea la domanda: perché non hanno ancora attaccato o conquistato l’umanità? Se avessero avuto intenzioni ostili, avrebbero potuto aggredirci innumerevoli volte nel corso della storia, specialmente quando l’umanità era meno avanzata tecnologicamente e quindi più vulnerabile. Il loro comportamento invece, suggerisce che non siano interessati a conquiste o distruzioni. Anzi, il loro atteggiamento ha sempre indicato una presenza non invasiva, volta a monitorare l’umanità ed a garantire che questa non danneggi irreparabilmente il pianeta con la sua insana operosità di sfruttamento e, soprattutto, bellica. E lo si intende facilmente anche se si analizza la loro tendenza a rimanere nascosti o ad interagire in modo discreto con noi, che appunto suggerisce il desiderio di evitare un impatto diretto e di non influenzare il nostro sviluppo in maniera significativa, ma di realizzare una progressiva presa di coscienza della loro realtà da parte della massa umana.

Durante l’intervista Luis Elizondo ha poi avallato le dichiarazioni fatte da David Grusch, l’ex ufficiale dell’intelligence militare americana che nel 2023 ha affermato, durante un’audizione pubblica al Congresso, che il governo degli Stati Uniti possiede corpi umani di origine aliena, cioè extraterrestri. Secondo Elizondo, infatti, alcuni di questi esemplari sarebbero attualmente conservati a Fort Detrick, nel Maryland, ed ha poi suggerito che ulteriori informazioni e i corpi stessi potrebbero essere rintracciati presso il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) coinvolgendo agenzie come la FDA (Food and Drug Administration), che si occupa della regolamentazione di alimenti, farmaci e dispositivi medici negli Stati Uniti, e i NIH (National Institutes of Health), l’agenzia di ricerca medica principale del governo degli Stati Uniti, dedicata alla ricerca biomedica ed alla salute pubblica.

Ma d’altra parte Elizondo, forse senza volerlo, ha lasciato intendere che la tecnologia e le capacità in possesso degli extraterrestri rappresentano un’opportunità molto allettante per l’umanità e, magari, per lo stesso governo, confermando così le reali motivazioni dietro il continuo cover-up e la distorsione della verità.

Ha infatti raccontato che molti dei soggetti coinvolti in contatti diretti con UFO hanno mostrato capacità cognitive sorprendenti, che lui ha definito con il termine “precognizione”, possibili grazie allo sviluppo di una particolare zona del cervello. L’immunologo di Stanford, il dott. Garry Nolan, ha condotto delle ricerche anche su questo argomento e, sebbene le sue conclusioni non siano definitive, ci sono due teorie a riguardo: la prima, che le persone con un “putamen caudato” naturalmente grande potrebbero essere come delle antenne che attirano l’attenzione dei piloti degli UAP. La seconda, che gli incontri degli UAP con le persone possano causare l’aumento delle dimensioni di quella parte del cervello.

“Questa è una parte del cervello nota come putamen caudato, ed è una parte molto specifica del cervello, la quale è responsabile di ogni genere di cose: alcuni hanno persino ipotizzato la precognizione.”

Elizondo ha affermato, quindi, che questa parte del cervello è più grande nelle persone con particolari poteri psichici, o ciò che, a suo dire, il governo degli Stati Uniti chiama “visione a distanza” (remote viewing). Che ciò sia una verità storica, cioè che il governo americano, in questo caso la CIA, si sia interessato a questi poteri della psiche è dimostrato, ad esempio, dal documento declassificato scaricabile a questo link: https://www.cia.gov/readingroom/docs/CIA-RDP96-00791R000200180005-5.pdf

Ha infatti sostenuto che le persone con putamen caudato potenziato potrebbero avere talento sia per la visione a distanza, sia per la comunicazione con gli UAP, sottolineando il grande interesse dimostrato dal Pentagono verso queste facoltà per scopi militari.

“Molte persone che hanno preso parte al programma di visione a distanza hanno fatto delle risonanze magnetiche al cervello e la stragrande maggioranza ha quella specifica morfologia” ha detto Elizondo. A suo dire, lui stesso sarebbe stato addestrato per l’ottenimento di queste facoltà cognitive e ne ha conosciuta l’effettiva funzionalità, iniziando conseguentemente a sperimentare quello che nei circoli UAP è noto come “l’effetto autostoppista”, una fenomenologia in cui gli Oggetti Volanti Non Identificati iniziano ad apparire in casa di tali soggetti, probabilmente attirati da tale capacità: esperienza che lo stesso Elizondo ha vissuto in prima persona: “Avevamo queste strane sfere di luce incandescente in casa”, ha detto. “Erano verdi, piccole, diffuse, un po’ come piccole sfere al neon”.

In seguito, Elizondo ha parlato dell’ormai noto UFO “Tic Tac”, un video che ha segnato un punto cruciale nella storia dell’ufologia, rivelando al mondo intero una verità sconcertante: non siamo soli e non lo siamo mai stati. Elizondo stesso ha avuto un ruolo chiave nella divulgazione di questo video nel 2017, anno in cui è stato reso pubblico, portando ad un rinnovato interesse globale per il fenomeno degli UFO e sollevando importanti interrogativi sulla loro origine e natura.

“Novembre 2004: l’USS Nimitz Carrier Strike Group stava eseguendo quello che chiamavano ‘workup’ al largo della costa di San Diego. Mentre lo facevano, c’erano due diversi ‘array radar’ che stavano rilevando questi oggetti da diversi giorni, i quali da una quota di 80.000 piedi, nel giro di circa un secondo o meno, riuscivano a scendere istantaneamente a 50 piedi sopra l’acqua e librarsi, per poi risalire di nuovo”, ha detto Elizondo, marcando sul fatto che tale tecnologia è assolutamente intelligente e non terrestre.

“È reattivo e responsivo. E non è umano. Non è nostro “. Ed ha continuato: “I cinque osservabili includono l’accelerazione istantanea, la velocità ipersonica, la bassa osservabilità, il volo sostenuto a velocità elevata e l’antigravità. In sostanza, la capacità di sfidare la forza gravitazionale naturale della Terra senza la tecnologia associata normalmente necessaria”.

E poi ha continuato riprendendo il discorso sul nucleare, tuttavia riportando conclusioni insensate e senza nessuna reale prova a sostegno. In effetti Elizondo ha affermato che, in diversi casi, gli UAP sono spesso apparsi vicino a impianti nucleari americani o sistemi d’arma di tale natura. “Sappiamo che l’UAP ha un interesse molto significativo nei confronti della nostra tecnologia nucleare” ha affermato Elizondo, asserendo inoltre che secondo l’AATIP gli UAP potrebbero avere un tallone d’Achille: una vulnerabilità che l’esercito americano potrebbe sfruttare.

“Il consenso generale era che questi veicoli, le loro unità di propulsione sono sensibili a un impulso elettromagnetico, il che significa che stanno utilizzando una tecnologia che sfrutta l’elettromagnetismo: se dovessero incontrare una certa frequenza, ciò interferirebbe con la loro capacità di volare e manovrare” ha detto Elizondo.

Basandosi su questa sinora indimostrata ipotesi, ha poi affermato che il suo team avrebbe ideato un piano audace e segreto per disattivare e catturare uno di quegli oggetti.

“Avevamo proposto una “trappola seducente” (Honay Trap nell’originale) (Operazione Interloper) per cercare di raccogliere dati e informazioni su questi UAP” ha affermato. Il piano, a suo dire, era quello di armare fino ai denti una qualsiasi portaerei con armamenti nucleari, così da attirare questi oggetti e quindi intervenire con particolari impulsi elettromagnetici per cercare di catturarli. Ma l’operazione Interloper non avrebbe mai superato la fase di pianificazione.

A questo punto ci sono due possibili interpretazioni: o il governo americano non riesce a recepire la natura avanzatissima della tecnologia UAP, e ciò è ridicolo avendo loro in mano i dischi volanti già da decenni, oppure queste dichiarazioni sono parte di una strategia deliberata per creare una percezione di urgenza e pericolo da sfruttare anche per ottenere finanziamenti sempre più ingenti per progetti militari avanzati. A nostro avviso, ma è abbastanza evidente ormai, la seconda opzione è la più plausibile. Risulta, inoltre, abbastanza disturbante che Elizondo continui a riferirsi solo agli UAP quasi che fossero esseri senzienti e i soli protagonisti dei fatti e non semplicemente delle macchine volanti, per quanto evolute e sofisticate, costruite e pilotate da intelligenze superiori che l’ex agente si guarda bene dal tirare in ballo.

Elizondo ha evidenziato l’esistenza di poteri particolarmente influenti che ostacolano la divulgazione di queste informazioni. Questi poteri includerebbero fazioni interne al governo e gruppi con interessi specifici, che esercitano un enorme controllo su ciò che può essere reso pubblico: un’influenza così pervasiva che da tempo riesce ad impedire ogni tentativo di trasparenza su queste informazioni. Ma questo, come ben sappiamo, è un atteggiamento posto in essere da tutti i maggiori poteri mondiali, non solo dagli USA.

Elizondo ha infatti parlato di una resistenza interna al governo, attribuendo parte di questa resistenza ad un gruppo noto come “Collins Elite“, una fazione di fondamentalisti religiosi all’interno del Pentagono. Questo gruppo vedrebbe gli UAP come entità demoniache e avrebbe ostacolato la completa divulgazione delle informazioni sugli UAP, sostenendo che il loro studio sia pericoloso e contrario ai principi religiosi.

“Quel gruppo è vivo e vegeto”, ha dichiarato, “e ci sono fondamentalisti religiosi all’interno del Pentagono che hanno un’interpretazione molto rigida del loro sistema di credenze filosofiche.”

Nel suo libro “Imminent” è riportato che uno di questi personaggi avrebbe detto ad Elizondo: “Non c’è motivo per cui dovremmo indagare su questo, sappiamo già cosa sono e da dove vengono, sono ingannatori, demoni!”.

Su queste affermazioni non ci esprimiamo, lasciamo a voi la valutazione.

Che tali gruppi di fanatici religiosi all’interno del Governo americano esistano è una certezza assoluta ma che siano questi la vera causa del Cover Up sulla realtà ET è una sciocchezza. Sono i vertici dei potentati economici, dell’alta finanza, i veri orchestratori dell’insabbiamento ma anche tutti gli altri vertici dei poteri mondiali sono d’accordo e collaborano a questo piano di negazione, religioni comprese. Non si tratta quindi di un potere localizzato solo negli USA ma è transnazionale a tutte le maggiori potenze mondiali.

Che le istituzioni religiose vi siano coinvolte non un fatto è così surreale come potrebbe sembrare. Basti guardare al ruolo svolto dalla Chiesa Cattolica nella gestione delle informazioni riguardo la realtà extraterrestre sin da tempi lontani. Non dimentichiamoci infatti che il frate domenicano Giordano Bruno, anche filosofo, teologo e astronomo italiano del XVI secolo, fu condannato al rogo dall’Inquisizione per, tra le altre cose, le sue teorie sull’esistenza di mondi multipli e vita intelligente su altri pianeti. Un esempio di come la Chiesa Cattolica abbia sempre esercitato un forte controllo su idee che minacciavano la visione cosmologica tradizionale, influenzando così il dibattito scientifico e filosofico dell’epoca.

In era moderna ricordiamo che l’Arcivescovo di Los Angeles James Francis McIntyre partecipò nel 1954 all’incontro del Presidente Eisenhower con una delegazione extraterrestre, avvenuto nella base di Muroc, oggi Edwards AFB, e che poi McIntyre andò da Papa Pio XII per informarlo dei fatti, ed è solo uno dei tanti episodi che hanno coinvolto alte sfere del Vaticano con il tema UFO-ET.

Senza dimenticare l’eliminazione del concetto di reincarnazione, sempre da parte della Chiesa Cattolica: un cambiamento radicale avvenuto nel Concilio di Nicea del 325 d.C. Un tipo di manipolazione dottrinale appunto, che mostra in maniera indiscutibile come il controllo delle credenze sia da sempre stato utilizzato per consolidare il predominio sulle masse.

Così come altre istituzioni religiose nel mondo, d’altronde, queste hanno infatti sempre dimostrato un particolare interesse nel mantenere una determinata visione del mondo che supporti il proprio predominio.

Poteri quindi, le istituzioni finanziarie, governative, militari e religiose che dimostrerebbero effettivamente di avere interessi convergenti nel mantenere, attraverso una collaborazione o un tacito accordo che ovviamente ingloba anche il mondo della scienza, una stessa narrativa finalizzata a gestire ed orientare l’opinione pubblica, in questo caso riguardo alla vita extraterrestre.

Tutto quanto detto e scritto da Elizondo sembra quindi assumere la forma di un’ambigua narrazione focalizzata sul tema della minaccia intenzionalmente direzionata per scopi molto precisi. E l’insistenza di Elizondo sul fatto che alcuni incontri con gli UAP sarebbero risultati dannosi ad alcuni soggetti solleva interrogativi cruciali. Se, come lui suggerisce, gli UAP rappresentano una minaccia, perché il governo non ha ancora adottato una posizione ben più aggressiva e non si è mosso già decenni fa quando la realtà extraterrestre era ben nota? Perché ci sono sempre state solo rivelazioni parziali, spesso accompagnate da smentite o da contro-narrative che minimizzano la portata della minaccia?

Come già detto, una possibile spiegazione è che la narrazione della minaccia sia intenzionalmente ambigua per mantenere il controllo sull’opinione pubblica, e quindi creare una percezione di pericolo senza fornire prove concrete, fatto che permette al governo di giustificare spese e misure di sicurezza senza dover rivelare tutto ciò che sa. Tuttavia, il fatto che gran parte delle informazioni sugli UAP rimanga ancora oggi classificata e che le rivelazioni siano spesso accompagnate da smentite suggerisce che vi siano altre considerazioni in gioco, tra cui la geopolitica e l’interesse per lo sviluppo di tecnologie avanzate. Poi, il processo è ancora in fase di sviluppo e il vero obiettivo perseguito ancora non del tutto chiaro ma, in ogni caso, non abbiamo dubbi che punti al mantenimento del potere sull’umanità da parte dei reali fautori di queste iniziative.

Elizondo, poi, ha terminato l’intervista ammettendo il suo orgoglio per i grandi risultati ottenuti nella divulgazione UAP. Il 26 luglio 2023 infatti, come lui stesso ha ricordato, il pilota della Marina Ryan Graves, il comandante della Marina David Fravor e l’ex ufficiale dell’intelligence dell’Aeronautica David Grusch hanno testimoniato in una pubblica udienza del Congresso degli Stati Uniti, facendo dichiarazioni sorprendenti e sconcertanti che hanno effettivamente scosso il mondo intero.

“È stato un momento molto profondo e di grande orgoglio per me”, ha detto Elizondo. “Avete avuto tre militari che hanno testimoniato sulla realtà dell’UAP. Ora, questo è storico”.

Le testimonianze di Ryan Graves, David Fravor e David Grusch hanno affermato l’esistenza di una realtà non di questo mondo, dimostrando l’esistenza di una tecnologia ben oltre ogni concezione umana. Secondo le loro dichiarazioni, il governo degli Stati Uniti sarebbe a conoscenza di questi fenomeni da decenni, possedendo addirittura velivoli e resti biologici alieni. Queste rivelazioni hanno effettivamente intensificato il dibattito pubblico, rafforzando l’idea di una copertura governativa riguardo l’esistenza di intelligenze non umane che operano nel nostro pianeta. Una crescente pressione che, lo ricordiamo, ha portato ad un movimento all’interno di alcune fazioni politiche, in cui si è riusciti ad ottenere un’importante legislazione che, oltre a creare un quadro normativo per la ricerca e la gestione dei Fenomeni Anomali Non Identificati (UAP), ha ammesso ufficialmente l’esistenza di forme di vita intelligenti non umane sulla Terra. Ed è assolutamente vero, come dice Elizondo, che sono stati raggiunti risultati importantissimi sulla divulgazione della realtà extraterrestre, e tutto questo rappresenta un passo storico importante che ha segnato un riconoscimento formale senza precedenti da parte delle istituzioni governative.

Ci chiediamo nuovamente, ma è davvero tutto il risultato di un’autentica ricerca della verità? O ci troviamo di fronte a un vasto palcoscenico, dove ogni attore interpreta un ruolo ben definito e diretto da una strategia astutamente orchestrata da menti e mani invisibili dietro le quinte? D’altronde non dovremmo sorprenderci, poiché la storia insegna che certe dinamiche sono sempre esistite e si ripetono ancora oggi. E non è quindi una novità che le vecchie abitudini, soprattutto quelle legate al potere e al controllo, tendano a persistere nel tempo, anche se camuffate da nuovi scenari e con nuovi volti.

Tuttavia, nonostante l’importanza di questo riconoscimento attraverso l’emendamento legislativo del dicembre 2023, non si sono ancora visti cambiamenti sostanziali nelle politiche o nelle pratiche governative. L’attesa di una piena divulgazione o di una maggiore trasparenza continua a essere frustrata dall’inerzia istituzionale e da forze che potrebbero appunto avere interesse a mantenere il segreto. Tutto questo ci lascia ancora oggi con molte domande senza risposta e mantiene vivo il sospetto che, nonostante le ammissioni formali, il governo continui a nascondere informazioni cruciali sulla natura e l’origine di questi fenomeni.

Va sottolineato, sulla scia di queste riflessioni, che il libro di Elizondo è stato trattenuto per circa un anno dal Pentagono per poter effettuare sui contenuti un’accurata revisione. Un fatto che la dice lunga sulla oggi presunta estraneità dell’ex militare a quegli apparati che pretende di denunciare.

Questa mancanza di cambiamenti concreti continua ad alimentare ulteriormente la sfiducia tra il pubblico, e tale strategia non potrà fare altro che mostrarsi ben presto fallace e fallimentare. Ed i primi segni sono già molto evidenti.

Per concludere, per cercare di inquadrare ancor meglio la figura di Elizondo e di comprendere cosa stia accadendo dietro le quinte, bisogna aggiungere che si è sempre presentato come un informatore che ha sacrificato la sua carriera e reputazione per rivelare la verità sugli UAP. Secondo le sue dichiarazioni, ribadite anche nell’ intervista a NewsNation, avrebbe subito numerose conseguenze personali e professionali a causa della sua decisione di parlare apertamente. Elizondo sostiene di essere stato bersaglio di critiche e attacchi, sia da parte di elementi interni al governo che da altre fazioni, che avrebbero cercato di screditarlo e mettere in dubbio la sua credibilità. Eppure, c’è il forte dubbio che questa sorta di discredito e persecuzione faccia parte di una grande messa in scena, pensata per avvalorare la figura di Elizondo e conferirgli un ruolo “eroico” e credibile.

Tali manovre le abbiamo viste all’opera anche qui in Italia con la santificazione di un certo “comico” vittima del sistema, e che si è poi rivelato una tossica “polpetta avvelenata”. Questo sospetto nasce anche dal fatto che, nonostante le critiche e le difficoltà che afferma di aver subito, Elizondo ha continuato a ottenere ampio spazio mediatico e visibilità, alimentando quindi sempre più la narrativa che lo dipinge come un paladino che sfida il sistema per rivelare la verità sugli UFO/UAP.

Per dovere di cronaca va ricordato che nei mesi scorsi Elizondo avrebbe subito minacce alla sua sicurezza personale e a quella della sua famiglia.

In un suo post sui Social Network del maggio 2024 aveva scritto: “Ieri mi è stato notificato che ci sono minacce personali sia nei miei confronti sia di tutti gli altri “whistleblowers” (starebbe per “gole profonde” ndr) un tempo associati all’attività sugli UAP per conto del Governo degli Usa. Data la situazione, desidero allora che siano perfettamente chiare a tutti gli americani queste cose: non sono uno portato ad avere incidenti; non ho tendenze suicide; non abuso di droghe e stupefacenti; non sono coinvolto in attività illecite. Se nel futuro qualcosa dovesse capitare a me e/o ai miei familiari voi saprete benissimo valutare quello che è accaduto”.

Che peso dare a queste dichiarazioni? Per ora sospendiamo il giudizio in attesa di ulteriori sviluppi.

In ogni caso, è bene sottolinearlo: le informazioni che Elizondo continua a fornire sull’esistenza di prove concrete da parte del governo americano riguardo la realtà extraterrestre sono di fondamentale importanza e forniscono un grande supporto alla divulgazione di questo tema. Tuttavia, come già detto, la sua insistenza sulla pericolosità e minaccia di questi fenomeni, combinata con la mancanza di prove concrete e la discrepanza tra le sue affermazioni e la documentazione disponibile, solleva serie riflessioni sulle sue reali motivazioni e sulla totale affidabilità delle sue dichiarazioni, e seri dubbi sul fatto che Elizondo stia realmente cercando di rivelare una verità nascosta. Piuttosto c’è la forte convinzione che stia contribuendo a costruire una narrativa mirata a scopi specifici, legati ad interessi politici, economici o militari, fino a giustificare misure di sicurezza più rigide.

Perciò, la tanto attesa “rivelazione ufficiale” potrebbe nascondere molto più di quanto si voglia far credere nelle varie esposizioni pubbliche. Per i cosiddetti “padroni del mondo” rivelare completamente tutto ciò che realmente sanno significherebbe rinunciare a un potente strumento di controllo sulle masse, perdendo così quel determinato consenso che permette loro di mantenere i propri privilegi e posizioni di comando; come afferma la celebre citazione di Giordano Bruno: “è un’ingenuità pensare che il potere possa riformare sé stesso”.

Le seguenti affermazioni di Elizondo, riportate nel suo libro a pagina 180, sono indicative di quale potrebbe essere lo scopo ultimo di questa grande operazione di manipolazione iniziata proprio con lui nel 2017 e di cui questo libro ne è una tappa importante, un ennesimo “cavallo di Troia”: “Lo scenario peggiore per noi è che siano malvagi. Se lo sono, potrebbero star conducendo quella che i militari chiamano un’operazione di IPB -preparazione iniziale del campo di battaglia. E sai una cosa? Per qualcuno radicato nella realtà della guerra, tutto ciò che abbiamo visto finora assomiglia molto a un’operazione di IPB.” Cioè Elizondo insinua che gli extraterrestri stiano portando avanti un processo sistematico e continuo di analisi della minaccia e dell’ambiente in una specifica area geografica, di fatto tutto il pianeta Terra, per pianificare l’attacco e lo starebbero facendo da circa 80 anni o meglio, visto che Garry Nolan afferma e noi sappiamo che è vero, che sono qui da migliaia di anni, sono migliaia di anni che preparano l’invasione aspettando che noi sviluppiamo armi sempre più sofisticate sennò che gusto c’è? Come logica è certamente ridicola e dal punto di vista militare fa acqua da tutte le parti e non entriamo nei dettagli, riteniamo non sia necessario data la mole di incongruenze madornali sin qui evidenziate, ma non è ancora tutto. Siamo certamente di fronte all’apertura di una “finestra di Overton” di portata gigantesca, infatti, noi riteniamo che ciò che è “Imminente” non è una grande rivelazione sulla realtà UFO/UAP da parte del potere, come fa intendere a Coulthart nell’intervista, ma è l’attacco alieno per conquistare il pianeta, di fatto la preparazione per uno scenario di tipo “Blue Beam”.

E che sia proprio il concetto di invasione aliena quello che Elizondo, cioè i suoi burattinai, vogliano far passare è affermato più chiaramente in un’altra intervista rilasciata a Joe Rogan il giorno prima di quella a NewsNation. In questa intervista “Lue” Elizondo afferma che il Governo o meglio i militari, nascondono tutto al pubblico per non far capire agli extraterrestri che loro, cioè i governanti, hanno scoperto tutto sulle loro vere intenzioni malevole che sono quelle di una invasione del pianeta Terra.

A seguire le testuali parole dette da Elizondo a Joe Rogan su questo specifico tema: “Io dico: Non possiamo provare che non siano qui per fare qualcosa di male. Ma ciò che sappiamo è che possono interferire. Sono molto interessati alle nostre capacità militari e hanno interferito con le nostre capacità nucleari. Da una prospettiva militare, questo sembra molto simile a ciò che chiamiamo IPB, Preparazioni Iniziali del Campo di Battaglia, o forse anche ISR, Intelligence, Sorveglianza e Ricognizione. Ogni volta che entriamo in un paese straniero per invaderlo, facciamo sorveglianza a lungo raggio. Vogliamo sapere come opera il nemico, come reagisce. Quindi, anche se c’è solo un 2% di probabilità, un 5% di probabilità che queste entità siano qui per fare qualcosa di malevolo, giusto? Allora probabilmente non dovremmo rivelare pubblicamente che siamo consapevoli di ciò, perché cosa succede nel momento in cui i cattivi in un paese straniero scoprono la nostra squadra di sorveglianza al di là del confine? Abbiamo 12 ore per invadere perché l’elemento sorpresa è ormai perso. Quindi alcuni potrebbero ritenere, nel governo, che il semplice fatto di riconoscere questo, se ci fosse un’intenzione malevola, potrebbe far scattare artificialmente un orologio che esiste da qualche parte, spingendo queste entità a dire: “Oh, okay, i folli umani hanno scoperto il nostro segreto. Sanno che siamo qui. Dobbiamo agire ora per qualunque motivo possano avere.” Quindi questa è la mentalità militare, potenzialmente, di alcuni di questi individui che vogliono mantenere questo segreto. Quindi sono preoccupati per una vera e propria invasione. Ma devono esserlo. Questo è il ruolo del nostro apparato di sicurezza nazionale. Anche se c’è solo una probabilità dell’1%, devono considerarla nella loro pianificazione e nella matrice decisionale. Ancora una volta, tornando a ciò che ho detto, lo rispetto. Non sono d’accordo, ma lo rispetto. Se questa è la ragione, allora direi: Okay, guardi, nel suo cuore, ha davvero a cuore il bene del popolo americano. Lei è un patriota. Posso accettarlo. Ancora una volta, non credo che sia una decisione che spetti a lei prendere. Penso che debba essere affidata al Congresso”.

Si aggiunge ridicolo al ridicolo insomma… Per aiutare la gente e salvare il mondo Elizondo spu…na il Pentagono e mette in crisi i piani alieni che sommamente allarmati dal questo improvvida azione di Elizondo attaccherebbero subito mandando all’aria i piani di difesa dei militari e quindi, paradossalmente, mettendo a rischio quella stessa umanità che pretende di difendere pur di dare la supremazia decisionale ai politici… Ah… dimenticavamo, secondo Elizondo i politici sono così stupidi e superficiali che non capiscono la vera portata della minaccia e cincischiano mentre gli alieni indisturbati, portano avanti i loro piani di invasione convinti che nessuno sulla Terra li abbia scoperti… E lui vorrebbe mettere un rischio talmente grave in mano ai politici? Direi che come contraddizioni non siamo messi mica male, un vero e proprio ossimoro, come B-Movie è davvero di infimo livello. E tutti questi intervistatori rimangono a occhi sgranati e bocche aperte, come veri boccaloni, mentre ascoltano tali facezie che manco gli ubriachi al Bar, invece di dire a Elizondo: “ma che cretinate stai sparando?”  Ma di follie e di incongruenze di ogni genere negli ultimi anni ne stiamo vedendo davvero di portata mai vista prima, verrebbe da chiedersi se la vita intelligente sulla Terra sia possibile trovarla.

Scusateci la nostra ironia ma davvero c’è un limite a tutto… Anzi no. Fu chiesto ad Albert Einstein quale fosse la differenza tra genio e stupidità e lo scienziato rispose: “Il genio ha i suoi limiti…” Siccome certi personaggi, comunque, ragionano in modo diverso dalla logica comune, certamente il bersaglio di questa campagna sono soprattutto le nuove generazioni da preparare per tempo e non noi che studiamo da tanti anni questa straordinaria realtà.

Nuove generazioni che devono essere preparate o meglio manipolate, a una logica insensata che ignora volutamente la verità storica millenaria di questa presenza.

Una metodologia che vediamo applicata in occidente a tutti i livelli dove i vecchi valori vengono abbattuti con nuove teorie prive di un qualsiasi valore scientifico e storico e proposte all’ingenuo e facilmente manipolabile pubblico giovanile come un plus, come la difesa di presunti diritti. Insomma l’agenda 2030 applicata anche all’ufologia.

È quindi fondamentale che il popolo raggiunga finalmente quella necessaria ed indispensabile consapevolezza che permetta la comprensione del grande inganno in atto rispetto al tema UFO – Extraterrestri, comprensione che porti poi ad un cambiamento radicale dello stile di vita e per conseguenza, dei sistemi di potere. Solo così le società potranno basarsi su veri valori morali ed etici, favorendo in tal modo una pacifica convivenza tra i popoli e un’evoluzione sana e continua cosa che, a nostro parere, è il vero obiettivo dei visitatori cosmici e che è la nemesi più temuta dagli apparati che gestiscono tutta l’operazione “disclosure” di cui Elizondo e le altre “gole profonde” fanno probabilmente parte.

Pier Giorgio Caria e Sante Pagano
29 agosto 2024

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