A cura di Pier Giorgio Caria
Con l’esperienza del 14 dicembre 2023, Juanito Juan ha realizzato una incredibile tripletta!
Infatti, per la terza volta durante lo stesso anno, ha vissuto l’incredibile esperienza di poter fotografare e filmare oggetti extraterrestri dentro la sua abitazione. Un caso unico nella storia dell’ufologia moderna e del contatto Extraterrestre.
Questa terza volta è eccezionale quanto o, forse, ancora di più delle due volte precedenti. Nuovamente Juanito ha potuto toccare una di queste sfere, ma stavolta, lo shock è stato ancora più forte in quanto l’oggetto, se di oggetto si è trattato, era “immateriale”, non aveva alcuna consistenza: era luce allo stato puro!
Ma non è stato solo questo a rendere del tutto eccezionalmente fuori scala quanto vissuto da Juanito la notte del 14 dicembre 2023. Gli ulteriori impressionanti accadimenti avvenuti durante tutto il tempo della manifestazione li ho ampiamente spiegati nel servizio che potete vedere al seguente link:
Questo episodio lo reputo a tutti gli effetti un vero e proprio test di contatto che proiettano le vicissitudini di Juan Manuel Sánchez verso un futuro che promette veramente “cose dell’altro mondo”. L’agenda Extraterrestre quindi, si intensifica rapidamente contestualmente all’aggravarsi della situazione mondiale che precipita, anch’essa sempre più velocemente, verso una catastrofe globale.
Speriamo di no, ma quanto sta accadendo a livello geopolitico e ambientale, non lascia certo ben sperare. Noi rimaniamo saldi nel nostro lavoro per tentare di risvegliare quante più coscienze possibili in attesa che l’inevitabile “renovatio” dell’umanità si compia.
Vi lascio alle analisi realizzate da Sante Pagano sulle due foto scattate da Juanito Juan prima di iniziare la ripresa video che ha mandato in diretta online.
ANALISI FOTO DEL 14 DICEMBRE 2023 – Juanito Juan
A cura di Sante Pagano
In questa relazione esamineremo le due seguenti immagini fotografiche realizzate da Juanito Juan.
ANALISI DEI METADATI
Le foto contengono tutti i metadati originali. Dall’analisi degli stessi risulta che questi non sono stati manipolati e che le due foto sono state scattate il giorno 14 Dicembre 2023 rispettivamente alle ore 00:47:25 e 00:47:44.
Inoltre è stata verificata l’assoluta compatibilità delle date di creazione e modifica salvate nei dati EXIF con le date MAC (Modified, Access, Creation) del file sytem.
Le foto sono state scattate tramite una fotocamera “Panasonic DMC-LX10”.
Ad un confronto con i metadati che solitamente questa camera genera non sono state trovate anomalie sospette.
Presente in entrambe le foto anche un altro dato molto importante e praticamente impossibile da contraffare, ossia il numero seriale della camera, il quale è univoco per ogni dispositivo e non può essere aggiunto manualmente.
Inoltre non è stato rinvenuto all’interno dei metadati alcun utilizzo di applicativi di editing d’immagine. Assenti infatti keyword sospette come “Adobe Photoshop” o “Lightroom” all’interno del tag Software.
È inoltre presente la miniatura dell’immagine, un fattore importantissimo che ho già approfondito nelle analisi della foto scattata da Juanito Juan il15 Novembre 2023.
Ho quindi eseguito una completa “Thumbnail Analysis” che non ha evidenziato anomalie.
L’analisi dei metadati conclude che il documento è genuino e che non è stato sottoposto a manipolazione grafica in post produzione.
ANALISI GRAFICA
Analisi di intensità e colori tramite istogramma
Tali tecniche sono molto utili per esaminare immagini che sono state modificate, ad esempio con delle operazioni di regolazione della luminosità al fine di correggerne alcuni difetti di acquisizione o post produzione. Nel caso in cui l’immagine analizzata provenga direttamente da un determinato dispositivo, è molto probabile che l’istogramma dei suoi valori segua un andamento regolare e senza variazioni improvvise, mentre nel caso in cui sia stata elaborata in modo tale da regolare l’intensità dei pixel, è possibile che l’istogramma contenga degli artefatti che variano a seconda della manipolazione di luminosità eseguita.
L’applicazione di operazioni come l’espansione del contrasto o l’equalizzazione dell’immagine modificano in maniera peculiare l’andamento dell’istogramma, introducendo artefatti quali l’alternanza di “picchi” e “valli” o un’eccessiva normalizzazione dei “picchi”, risultante in un istogramma con andamento quasi rettilineo. Dalle analisi non è stato riscontrato nulla che possa ricondurre alla presenza di manipolazioni grafiche apportate ai documenti.
Test ELA
All’esame ELA non sono state riscontrate differenze di compressione o artefatti anomali. Non è stata quindi rinvenuta alcuna alterazione digitale apportata in post produzione.
Analisi del profilo ICC (International Color Consortium)
Un profilo ICC è un file che descrive come convertire correttamente i file di immagini da uno spazio colore a un altro. I profili ICC consentono di ottenere i colori corretti per le immagini. Ad esempio, per visualizzare correttamente immagini destinate alla stampa sul monitor di un computer, è possibile scegliere un profilo ICC. Questo profilo consente di convertire l’immagine in un diverso spazio colore e garantisce che i colori vengano visualizzati correttamente online. Spesso accade che facendo passare un’immagine per un applicativo di editing tipo Photoshop questo venga modificato o cancellato.
Tale azione può essere evidenziata grazie a questo tipo di analisi la quale, quando ciò accade, fornisce spesso anche una data in cui il profilo viene “incorporato”.
In entrambi i documenti il profilo ICC è presente e non è stato alterato.
Analisi per la ricerca dei pixel nascosti
Tale analisi può rilevare se un’immagine è passata attraverso un’applicazione programmata per l’editing d’immagine.
Le applicazioni grafiche non sempre visualizzano ogni pixel di un’immagine; questo è comune per le immagini in formato PNG che utilizzano la trasparenza (un canale alfa) e con il ritaglio JPEG. Sebbene i pixel nascosti non vengano visualizzati durante il rendering dell’immagine, contengono comunque valori di colore.
L’algoritmo JPEG segmenta l’immagine in griglie 8×8 indipendenti. Ma cosa succede quando le dimensioni JPEG renderizzate non sono allineate alla griglia? Ad esempio, se le dimensioni dell’immagine sono 203×250? In effetti né 203 né 250 sono divisibili per 8. Con la codifica JPEG, l’immagine codificata effettiva si espande fino al successivo limite 8×8 più grande e i pixel all’esterno dell’area visibile vengono omessi durante il rendering. Se l’immagine è 203×250, l’immagine codificata effettiva sarà 208×256 pixel e i restanti 5 pixel lungo il bordo destro e 6 pixel lungo il fondo verranno omessi.
Anche da tale analisi ho riscontrato che non è stato eseguito alcun passaggio attraverso applicativi di editing come Photoshop o Gimp.
Analisi dei pixel e dei bordi
La composizione dei pixel lungo i bordi non evidenzia interruzioni nette ma una certa continuità: ciò è indice di buona coerenza grafica. Addirittura possiamo vedere come all’interno dei bordi vi siano presenti alcuni pixel del tutto simili a quelli al di fuori dalle bordature. L’assoluta coerenza dei pixel negli oggetti come nei vari punti di riferimento conferma la genuinità dei due documenti.
ANALISI OSSERVATIVA DELLA LUCE
Possiamo osservare il riflesso semicircolare delle sfere direttamente sul pavimento. È interessante notare come le due sfere emettano luce perlopiù dalla loro porzione rivolta verso l’osservatore: ciò naturalmente non esclude che queste siano in grado di generare luce da ogni punto della propria struttura. In effetti, sia nel video del 6 dicembre che in queste foto, la zona della stanza posteriore alle sfere è molto meno illuminata rispetto alla zona posta anteriormente. Prendiamo in esame quella che sembra essere la sfera (sfera 1) più vicina a Juanito (come conferma anche lui stesso nel video eseguito la sera stessa): questa ci conferma che sta proiettando luce solo o soprattutto dalla parte anteriore della propria struttura e che l’ombra a terra (C) non sia dovuta alla presenza dell’arco, visto che abbiamo altre linee di demarcazione anche sui muri laterali (A) e sul soffitto (B).
Anche questi due riflessi sono leggermente ricurvi a dimostrazione che provengono da una fonte luminosa sferica o curva anch’essa.
Ma è nella seconda foto che appare un dettaglio ancora più importante, ossia la presenza di un secondo riflesso semicircolare a terra (D) che si trova più indietro rispetto all’altro (C), e ciò conferma due punti molto rilevanti:
- la “sfera 2” si trova più indietro rispetto all’altra;
- anche la “sfera 2” proietta luce soprattutto o soltanto dalla sua zona anteriore.
Tale dettaglio (D) è maggiormente evidenziabile grazie a queste ultime due immagini a cui sono stati applicati dei filtri appositi.
Ma ciò è ancora più visibile se andiamo a guardare il video registrato la stessa sera da Juanito Juan. Ecco un fotogramma che lo evidenzia.
Lo scopo di tale analisi ci è molto utile anche per poter definire alcuni aspetti strutturali e tecnico-funzionali di tali straordinari apparati tecnologici.
Ultime valutazioni osservative sulla luce
La luce proiettata dalle sfere risulta essere naturale, non si tratta quindi di fonti luminose aggiunte graficamente. Questo lo si evince dai riflessi sparsi in tutta la stanza, i quali dimostrano di reagire coerentemente alla fonte di luce. In particolare sono stati trovati molti dettagli davvero importanti, poiché particolarmente difficili da riprodurre graficamente.
Nell’immagine qui sotto sono stati evidenziati i vari riflessi principali rinvenuti tramite analisi osservativa.
ANALISI DELLA LUCE TRAMITE TEST GRAFICI
Analisi tramite scansione di livello
Tale analisi, agendo attraverso un algoritmo che ricerca le sorgenti di luce nell’ambiente, evidenzia le principali fonti luminose e i riflessi maggiormente evidenziabili. Il test certifica quanto rilevato all’analisi osservativa appena sopra riportata.
Analisi del gradiente di luminanza
Secondo il gradiente di luminanza (figura 1) la luce è distribuita in maniera coerente nella stanza. Gli elementi e le aree all’interno di essa infatti raccolgono la giusta quantità di luce emessa dalle fonti luminose, le quali si distribuiscono meglio nelle aree maggiormente esposte e prossime ad esse. Ciò è meglio evidenziabile nell’analisi del colore differenziato eseguito tramite lo studio del componente principale (figura 2).
RICERCA DI FILI O ARCHITETTURE DI SOSPENSIONE
Dalle osservazioni e dalle analisi eseguite non è presente una struttura, tipo mobile o piedistallo che tenga sospese le sfere. Ugualmente non è presente alcun filo che tenga le sfere in sospensione aerea.
CONCLUSIONE
Dalle analisi, i test e le osservazioni applicate risulta che i due documenti sono genuini. Inoltre non sono state rilevate alterazioni grafiche apportate.
Sante Pagano, 23 Gennaio 2024
PER APPROFONDIRE: